Descrizione
Il Comune di Minturno è il primo Comune italiano a ricevere il titolo di “Comunità Tsunamy Ready” per l’omonimo programma di mitigazione del rischio maremoto “Tsunami Ready”. La notizia arriva direttamente dall’Unesco, presso cui era stata presentata la candidatura nell’ultima fase del progetto pilota che aveva visto protagonista a gennaio il Comune pontino.
Ad annunciarlo è il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli: “ Sono molto orgoglioso che il nostro Comune sia il primo a ricevere in Italia questo importante titolo. Il rischio di maremoti, a differenza di quanto si pensi, è reale anche nei nostri territori e la reticenza con cui si guarda a questa probabilità é il segnale più evidente di quanto potremmo essere potenzialmente impreparati a gestire questa emergenza. Come Comune costiero abbiamo accolto con grande piacere la possibilità di testare l'applicabilità di “Tsunami Ready” e partecipare ad incontri formativi ed esercitazioni ed oggi il nostro impegno nella prevenzione ci ha permesso di ottenere questo primato nazionale.”
Il programma “Tsunami Ready”, nasce nel 2001 in ambito internazionale e mira a costruire comunità resilienti attraverso strategie di consapevolezza e preparazione che proteggeranno la vita, i mezzi di sussistenza e le proprietà dagli tsunami in diverse regioni. L’obiettivo principale del programma è migliorare la preparazione delle comunità costiere agli tsunami e ridurre al minimo la perdita di vite umane, mezzi di sussistenza e proprietà.
Il percorso, durato quasi tre anni, ha impegnato risorse umane ed economiche e ha portato a tutto l’aggiornamento della procedura del rischio Tsunami nel Piano di Emergenza Comunale, con la creazione di mappe di pericolosità (arancione e rossa), identificazione delle vie di fuga e aree di attesa. È stato installato il sistema di allerta sonoro e tutta la segnaletica di emergenza, con l’acquisizione del sistema “ALERT SYSTEM”, l’applicazione telefonica, che permette di allertare la popolazione residente in caso di qualsiasi tipo di allerta.
Oltre al monitoraggio del rischio, fondamentali sono state le giornate di formazione e le esercitazioni, che hanno coinvolto, oltre agli operatori, gli assistenti di salvataggio e le scuole, interlocutrici privilegiate del programma di prevenzione.