Descrizione
“Il Deputato dei Diritti delle Donne” è il titolo del convegno che avrà luogo venerdì 7 marzo, alle ore 17.30, nell’Aula Consiliare di Minturno, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, della Provincia di Latina, della 17^ Comunità Montana e della Fidapa BPW Italy sez. Gaeta-Formia-Minturno.
Dopo i saluti di benvenuto del Sindaco e Presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli, del Presidente dell’Associazione <Castelforte Produce>, Giuseppe Ambroselli, e della Presidente della Fidapa del Golfo, Margherita Di Rocco, sono in programma le relazioni di:
- ILARIA PELLE, Assessore alla Pubblica Istruzione e Formazione, Politiche Sociali, Pari Opportunità del Comune di Minturno (“Le donne nei Palazzi di Giustizia”);
- MARIETTA TIDEI, Vice Presidente delle Commissioni Affari europei e internazionali e Sviluppo Economico, Attività produttive, Start-Up, Ricerca e Innovazione del Consiglio Regionale del Lazio (“Le donne in politica e nelle Istituzioni”);
- SILVANO FRANCO, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale (“L’impegno politico e sociale di Salvatore Morelli per il Collegio di Sessa Aurunca durante il suo mandato parlamentare 1867-1880”);
- GEA PALUMBO, già docente di Storia ed Iconografia presso l’Università degli Studi ROMA TRE – Presidente dell’Accademia dei Campi Flegrei (“Salvatore Morelli nella Storia dell’emancipazione civile e politica delle donne”);
- NICOLA TERRACCIANO, già docente di Storia e Filosofia nei Licei, Preside di Istituti Scolastici Superiori e Studioso morelliano e di Storia del Risorgimento (“Dimensione italiana ed internazionale della Personalità di Salvatore Morelli”);
L’incontro, moderato da RITA ALICANDRO, Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Minturno, sarà concluso dalle riflessioni del Prefetto di Latina, VITTORIA CIARAMELLA, al termine di un dibattito ricco di spunti ed altamente qualificato.
«Anticiperemo di ventiquattro ore la Giornata Internazionale della Donna - afferma il Sindaco e Presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli - perché il convegno che il Comune di Minturno e l’Associazione Castelforte Produce stanno organizzando nell’Aula consiliare è propedeutico alle altre iniziative in programma in provincia l’otto marzo. È anche l’inizio di un percorso significativo volto a focalizzare momenti fondamentali per le donne nella storia del Paese, come le elezioni del 1946, quando ne venne riconosciuto il diritto di voto e di elezione; il nuovo diritto di famiglia del 1975, corretto anche dalla riforma Cartabia; l’accesso a nuove professioni, come nelle forze armate, un tempo prerogativa dei soli uomini. Da dove partiamo? Dal “raccontare” ed approfondire la nobile personalità storica e morale di Salvatore Morelli, deputato del Collegio di Sessa Aurunca negli anni 1867-1880, apostolo dell’emancipazione femminile con i suoi saggi, le sue proposte di legge, le sue iniziative parlamentari, i suoi riconoscimenti a livello internazionale».
Nato a Carovigno, provincia di Brindisi, il 1º Maggio 1824, avvocato, patriota per l’avvento dell’Italia una, indipendente, libera e laica, perseguitato per dodici anni, dal 1848 al 1860, con processi, carcere, finte fucilazioni, relegazione nelle isole di Ponza e Ventotene, rinchiuso nel duro penitenziario di Ischia ed in domicilio coatto a Lecce e Maglie, Salvatore Morelli fu scrittore e giornalista, autore del memorabile libro-manifesto per l’emancipazione culturale, civile e politica della Donna, dal titolo “La Donna e la Scienza’, edito nel 1861 a Napoli, tradotto in francese e in inglese, oggetto di ulteriori due edizioni fino al 1869.
Egli fu anche consigliere comunale di Napoli per due mandati. Da deputato del Collegio di Sessa Aurunca (del quale facevano parte Carinola e Mondragone in provincia di Caserta; Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia in provincia di Latina; Vallemaio, Coreno Ausonio e S. Andrea del Garigliano, in provincia di Frosinone) lottò per la parità di genere, con progetti di legge a favore della donna, che costituiscono il precedente, spesso letterale, dell’attuale diritto di famiglia.
Accanto al fondamentale impegno di una vita, che ne fa il più caratteristico apostolo e difensore dei diritti della Donna, diventato famoso in Italia, in Europa, negli Stati Uniti, Morelli, mai dimenticò di battersi per i problemi concreti dell’area del Collegio di Sessa Aurunca, proponendo la costruzione dell’arteria ferroviaria Sparanise-Gaeta ancora oggi di attualità, l’apertura di un Ginnasio-Liceo pubblico a Sessa Aurunca, la concessione di un sussidio governativo per la strada Sessa-Mignano, il ristoro per i cittadini di Cascano per gli espropri relativi alla strada nazionale, la bonifica delle aree paludose legate al Garigliano.
Morì in dignitosa povertà (allora i parlamentari non avevano alcuna indennità e per onorare i suoi impegni di parlamentare Morelli dormiva spesso in treno) il 22 ottobre 1880 in una pensione di Pozzuoli (Napoli), nel cui cimitero si trova la tomba, restaurata proprio in occasione del Bicentenario della nascita.
Proprio per il suo impegno per l’emancipazione femminile, il busto di Salvatore Morelli è esposto nella Sala delle Donne a Montecitorio, per volontà dell’allora Presidente della Camera Laura Boldrini.
«Dal canto suo l’associazione Castelforte Produce, che per il convegno ha incontrato l’attenzione e la disponibilità del dott. Stefanelli, è fortemente impegnata – conclude il Presidente Giuseppe Ambroselli - perché venga intitolata a Morelli una strada o una piazza, al fine di fermarne il nome e l’opera nei comuni in rappresentanza dei quali svolse con dignità, onore ed onestà una funzione alta e nobile della quale si dovrebbe riscoprire il significato soprattutto nel momento congiunturale che viviamo».